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Riflessioni a partire dalla cronaca.

Numero Circolare: 
206
Data di emissione: 
19/02/2017

Ai Docenti
Agli Allievi
Ai Genitori tramite gli Allievi
Al personale ATA

La cronaca ci parla e noi siamo chiamati a riflettere un po’…

La settimana scorsa è stata scossa da una tragedia del tutto improvvisa e inopinata nel suo svolgersi e concretizzarsi. Un ragazzo di Lavagna (Liguria) consumatore di hashish è stato scoperto dalla madre, che ha chiesto l’intervento delle forze dell’Ordine. Nonostante le precauzioni prese dalle Forze dell’Ordine il ragazzo, vistosi scoperto,  senza alcun segnale o preavviso di sorta si è gettato fuori dalla finestra ed è immediatamente deceduto.

Impressionano le frasi pronunciate dalla madre al termine del rito funebre. Desidero riportarne alcune per invitare tutti a riflettere su alcuni comportamenti che diamo quasi per scontati, dentro una passiva accettazione che le cose vanno così e non ci sia nulla da fare o da proporre.

“Vi vogliono far credere che sia normale fumare una canna sino a sballarsi, … che andare sempre oltre sia normale … Qualcuno vuole soffocarvi.

Ma voi dovete imparare invece a diventare protagonisti della vostra vita e a cercare lo straordinario.

Straordinario è mettere giù il cellulare, parlarvi occhi negli occhi invece di mandarvi faccine su whatsapp;

straordinario è avere il coraggio di dire ad una ragazza sei bella e non nascondersi dietro a frasi preconfezionate (se non banali o peggio volgari e ridanciane);

straordinario è chiedere aiuto quando proprio sembra non ci sia una via d’uscita.

Per mio figlio è troppo tardi, ma potrebbe non esserlo per molti di voi, fatelo”.

Poi si è rivolta agli adulti, agli altri genitori:

“Dovremmo capire che la sfida educativa non si vince da soli, nell’intimità delle nostre famiglie, soprattutto quando questa diventa una tattica per difendere una facciata; non c’è vergogna se non nel silenzio: uniamoci invece, facciamo rete”.

Sono queste parole pesanti, dense di dolore ma anche di speranza che non si arrende, che non lascia il passo all’ineluttabilità se non peggio all’indifferenza. Nella nostra scuola diversi sono i modi per offrire a chi è in difficoltà una possibilità di ascolto, di aiuto, di accompagnamento. Penso allo sportello psicologico, penso ai vari interventi d’intesa con gli operatori sociali p.es. con il TOP; penso alla serie di incontri per genitori avente tema l’adolescenza; penso ai tanti Consigli di classe straordinari dove i vostri docenti si fanno carico di molteplici situazioni faticose e fragili nelle quali siete immersi o dalle quali siete travolti; penso agli innumerevoli incontri di confronto con i vostri docenti a parlare di voi e per voi; penso agli altrettanti innumerevoli incontri con i vostri genitori che talvolta colgo affranti, sconfitti a causa di alcune vostre scelte e comportamenti decisamente sconcertanti.

La cronaca pordenonese porta alla ribalta tante situazioni analoghe e le tante fragilità dell’oggi nelle quali voi adolescenti vi trovate a dover vivere e a scegliere. Come docenti e come dirigente non siamo insensibili, non volgiamo altrove lo sguardo ma costantemente ci interroghiamo sul da farsi, sul come incrociare le vostre esistenze per essere educatori attenti e autorevoli. Dobbiamo fare di più? Dobbiamo avviare altri percorsi? Dobbiamo aprire altri spazi di confronto e di interconnessione educativa? Nelle dovute sedi istituzionali ci confronteremo, discuteremo, cercheremo soluzioni ulteriori.

Noi adulti siamo chiamati e vogliamo fare la nostra parte, perché desideriamo il vostro bene, la vostra riuscita, la vostra felicità; nello stesso tempo ribadiamo con forza: evitate ogni scorciatoia, ogni sotterfugio, ogni illusione falsa e bugiarda. La vita è impegno, la vita è fatica, la vita è sfida che non fa sconti. Da qui si parte per realizzare sogni, progetti ed anche utopie. E sarà per tutti magnifica avventura. 

Il Dirigente Scolastico

F.to Dott. Giovanni Dalla Torre

Firma autografa sostituita a mezzo stampa
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