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Oggetto: Giovedì 1° dicembre 2016, Giornata Mondiale di Lotta contro l’AIDS

In merito alla Giornata Mondiale di lotta contro l'AIDS si propone una breve ma densa riflessione a cura del prof. Luciano Bubbola:

“Le malattie più terribili non sono tanto quelle ritenute solo mortali, bensì quelle letteralmente disumanizzanti”: così rifletteva la scrittrice newyorkese Susan Sontag (1933-2004) sull’universo dell’Aids e sulle risposte emotive e, spesso irrazionali, alla nuova ‘Peste del Duemila’, dovuta al contagio del virus Hiv.

Oltre 30 milioni di persone (uomini, donne, bambini), dal 1981 ad oggi, sono state uccise  da questa epidemia, che ha tutti i tratti di una pandemia epocale; eppure la Giornata mondiale contro l'AIDS, indetta ogni anno il 1º dicembre, non riesce ancora a mobilitare le coscienze di tutti noi in-dividui (letteralmente “non divisi”), invece così divisi nel nostro egoismo personale e nella comune insensibilità ad una realtà socio-sanitaria, che sottende anche i nostri comportamenti e le nostre responsabilità interpersonali.

Ogni libertà è sacra, quando riconosce nell’Altro pari valore e dignità e, soprattutto, quando si rispecchia nel desiderio di restituire alla nostra esistenza un senso etico, culturale, politico, religioso e principalmente affettivo.

La cosiddetta cultura dello scarto, recentemente denunciata anche da Papa Francesco nell’Enciclica "Laudato Si'", alimenta questa sensazione di fragilità verso le comuni precarietà che l’umanità vive e che anche oggi,  1º dicembre 2016, siamo chiamati a testimoniare, magari con un piccolo atto di attenzione e di presenza (ad esempio con un flash mob), proprio per ribadire l’unicità del nostro essere in-dividui responsabili e non semplici individualisti superficiali verso ciò che ci circonda, dimenticando i valori comuni di umanità e di solidarietà.

Il Dirigente Scolastico

F.to Dott. Giovanni Dalla Torre

Firma autografa sostituita a mezzo stampa
ai sensi dell’art.3, c. 2 del D.Lgs. n. 39/1993