La Direzione del Museo di Carattere Nazionale C.R.P. di Padriciano, in occasione del 10 Febbraio che la Repubblica riconosce quale "Giorno del ricordo" al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale, è lieta di presentare a tutte le scuole secondarie di primo e secondo grado uno dei siti più idonei per imparare ciò che avvenne al confine orientale d’Italia durante e alla fine dell’ultimo conflitto mondiale.
Il Museo di Carattere Nazionale C.R.P. di Padriciano (Centro Raccolta Profughi di Padriciano) è l'unico allestimento espositivo in Italia, ed è situato in un'area esclusiva che conserva inalterata la sua struttura originaria dopo la dismissione nella metà degli anni '70.
Il Museo è, pertanto, una meta obbligata per chi volesse conoscere o approfondire il dramma dell'Esodo giuliano-dalmata oppure farsi un'idea precisa e circostanziata della difficile accoglienza che venne organizzata per gli esuli in fuga dalle persecuzioni della Jugoslavia comunista.
Il percorso didattico, seguendo diversi pannelli numerati, propone un inquadramento storico generale che consente, anche grazie all’ausilio di numerose cartine geografiche e tematiche, di dotarsi dei minimi riferimenti storico-geografici per una comprensione del fenomeno nella sua complessità. Vengono poi esposti a titolo esemplificativo alcuni documenti legati all’esodo dalla città di Pola, anche mediante la presentazione al pubblico di inediti documenti provenienti dal fondo della Presidenza del Consiglio dei Ministri conservato presso l’Archivio Centrale dello Stato in Roma. Il grande salone che nella fase terminale della vita del campo funse da palestra della scuola, nei primi anni venne adattato a ricovero per i profughi mediante dei divisori costituiti da coperte stese su cavi d’acciaio. Simile sistemazione era stata allestita anche nella sala cinema: in una erano sistemate le donne ed i bambini fino ad una certa età, nell’altra gli uomini ed i ragazzi, con una evidente divisione dei nuclei familiari lì alloggiati. Sono poi esposte una serie di planimetrie e mappe provenienti dai fondi dell’Archivio di Stato di Trieste. Si tratta di documenti interessanti tra i quali si possono trovare i progetti di realizzazione delle baracche in legno con tanto di specifiche sull’eternit utilizzato, lo schema della suddivisione ‘ad alveare’ del Silos di Trieste e le planimetrie delle sistemazioni interne per i profughi negli edifici della Risiera di San Sabba. Nel salone che fu cinema-teatro ed ebbe anche funzioni di cappella, è possibile assistere a dei filmati originali dell'epoca dell'Esodo, che testimoniano il clima di terrore e le fughe degli italiani perseguitati dal regime jugoslavo.
Il Museo è visitato annualmente da 300 scuole da tutta Italia e da numerosi gruppi di adulti. Le visite al Museo sono prenotabili per gruppi, comitive e scolaresche. E' sufficiente compilare il formulario presente sul sito web del Museo con maggiori dettagli possibile in merito alla data ed all'ora prevista della visita, alla consistenza della comitiva ed alla provenienza.