La scuola superiore Isis Zanussi accoglierà 150 alpini in arrivo da Asolo e dal Bergamasco. L’adunata numero 87 svuoterà gli istituti di studenti per riempirli di penne nere, nella tre giorni dell’8-11 maggio. «Ci saranno brande per gli alpini in palestra e nei corridoi – conferma il dirigente Giovanni Dalla Torre con il vicario Domenico Giotta -. Diamo un senso concreto alla parola accoglienza». Scuole e case aperte: scatta l’alpini-mania a Pordenone.
Contagio a zone: nel quartiere Cappuccini sale la “febbre”. Bandiere e un elmetto gigante sono il nuovo look di “Titti’s pizza”. «Sulle sponde del lago Burida saranno attendati migliaia di alpini – ha anticipato il pizzaiolo -. Li aspettiamo per dare una ventata di allegria e di affari in città».
Tricolori, simboli, cimeli, entusiasmo a pioggia e nei cuori di tanti pordenonesi l’adunata è già partita. «Apriamo il giardino di casa a 35 alpini di Spresiano – ha rivelato Maura Brusadin in via Cappuccini, dove l’accoglienza sarà gratis -. Altri cinque saranno ospiti in casa, perché sono più anziani e arrivano dalle Marche. E’ un modo per ringraziare lo storico corpo militare della disponibilità e generosità sempre dimostrata verso gli altri. Con mia madre Vilma abbiamo deciso di aderire in questo modo, alla grande festa cittadina che esalta lo spirito patriottico e l’amicizia». Buoni sentimenti e business: gadget ed editoria. I libri protagonisti nelle vetrine: dalle “Centomila gavette di ghiaccio”, un classico, al “Tenente Marchi” che celebra la storia locale, ad altre decine di volumi legati agli alpini. «Un doveroso tributo alla memoria delle gesta della Tridentina e della Julia – ha detto a Sacile Silvano Vuerich, alpino che cura il settore periferico liventino coordinato con Pordenone –. Quelli che nella campagna di Russia pagarono un alto tributo alla nazione. Ci saranno anche i reduci, protagonisti della kermesse».
Chiara Benotti
©RIPRODUZIONE RISERVATA - articolo originale - 07 aprile 2014